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martedì 22 ottobre 2019

Argomenti da me discussi al tavolo ambientale di “A colpi di matita”

Venerdì 18 u.s. presso il Convento di S. Francesco e S. Antonio a Cava de’ Tirreni si sono svolti i tavoli tematici a cui hanno partecipato attivisti ed esperti provenienti da tutta l’Italia. Io ero seduto al tavolo ambiente ed ho esposto le problematiche ambientali di Battipaglia e della Piana del Sele.
Il primo problema riguarda la concentrazione sul territorio di Battipaglia degli impianti di trattamento rifiuti, ufficiali e non, che denotano un comportamento non trasparente da parte della Regione e della Provincia nel rilascio delle autorizzazioni.
Il registro regionale ISPRA non è aggiornato puntualmente, la prova è data dal fatto che fino al 17 settembre di quest’anno erano registrati solo 15 autorizzazioni, mentre oggi ne risultano 33. Prima dove erano nascoste?

Il secondo problema concerne la ricerca di criteri validi per la localizzazione degli impianti trattamento rifiuti a livello provinciale e regionale
Scartata l’ipotesi del fattore di pressione, il criterio attualmente adottato dagli enti sovracomunali è quello di localizzarli nelle aree industriali (ASI) indipendentemente da dove queste si trovino (anche a ridosso del centro abitato) e dalla sottozona1 ma questo ha creato e crea una serie di problemi al territorio e a chi vi abita.
L’unico criterio a mio avviso da difendere con le unghie e con i denti è il seguente: lo Stato, le Regioni e le Province devono tutelare, ai sensi dell’art. 21 del D.Lgs. 18-5-2001 n. 228 concernente l'“Orientamento e modernizzazione del settore agricolo”, i territori che presentano produzioni agricole di particolare qualità e tipicità, tra cui i prodotti a denominazione di origine protetta (DOP) e a indicazione geografica protetta (IGP). Tale tutela (comma 2 art. 21) passa appunto attraverso l’individuazione delle zone non idonee alla localizzazione di impianti di smaltimento e recupero dei rifiuti, da inserire nel piano territoriale di coordinamento provinciale (PTCP) ai sensi dell'articolo 197, lettera d, del Codice dell'ambiente.
Questo parametro è l'unico che consente di utilizzare dati certi e misurabili: conosciamo l'apporto in termini di produzione, aziende, addetti, export dell'agricoltura e dell'industria casearia di Battipaglia nell'ambito della piana del Sele di cui si avvantaggiano la Regione Campania e la Nazione tutta.
Bisogna, pertanto, lavorare per la costituzione di un distretto agroalimentare di qualità, rivendicando la vocazione agricola di tutta la Piana del Sele, vista come un territorio omogeneo. L’Ente locale, le imprese private, le associazioni di produttori devono cogliere l’occasione offerta dalla pubblicazione del recente (19/02/2019) Regolamento di attuazione della Legge Regionale n. 20 del 08 agosto 2014 per il riconoscimento e la costituzione dei distretti rurali e dei distretti agroalimentari di qualità.
Al tavolo ho avuto modo di parlare anche dei roghi agli impianti per la carenza di controlli e la non adozione delle misure di sicurezza:
  • nel 2010 si verifica un incendio presso la NEW RIGENERAL PLAST;
  • l’11 giugno 2017 presso la Sele Ambiente srl, di proprietà della famiglia Meluzio, si verifica un incendio;
  • il 24/06/2018 si verifica un incendio presso la Nappi Sud;
  • il 1 ottobre del 2018 in via Marcovaldo, loc.tà Castelluccio, vanno a fuoco rifiuti vari smaltiti illecitamente di cui il Castelluccio è pieno;
  • il 10/07/2018 si ha un incendio nello Stir di Battipaglia;
  • il 03/08/2019 si sviluppa un incendio presso un deposito rifiuti della New Rigeneral Plast (Sele Ambiente) in località Filigardi, via Bosco II;
  • il 12/09/2019 a prendere fuoco è la MGM, un impianto di trattamento pneumatici.

E poi ancora della gravissima assenza di bonifiche dei luoghi inquinati
Nella Relazione sulle criticità ambientali riguardanti le bonifiche, presentata nel Consiglio Regionale del 07/10/2013 sono indicati, come interventi da attuare nel comune di Battipaglia, la messa in sicurezza e la bonifica delle aree di stoccaggio RSU in località Buccoli, località Filigalardi e in località Castelluccio, mentre per il comune di Eboli la bonifica del bacino di stoccaggio provvisorio e di trasferenza comunale in località Grataglie.
La Regione Campania nei propri atti ha in concreto previsto solo i seguenti interventi:
approvazione Piano di Caratterizzazione sito stoccaggio provvisorio Località Castelluccio nel 2012;
inserimento, tra gli interventi di bonifica finanziati con delibera di Giunta regionale n. 175 del 03/06/2013 (pubblicata sul BURC n. 49 del 9/9/2013) della messa in sicurezza e bonifica delle aree di stoccaggio RSU in località Buccoli, località Filigalardi2 e in località Castelluccia (Euro 1.000.000) e della bonifica del bacino di stoccaggio provvisorio e di trasferenza comunale in località Grataglie di Eboli (euro 1.080.000).
La regione riporta un lungo elenco di siti potenzialmente inquinati per i quali non si è mosso nulla.

Fortunatamente si sta facendo più organizzata ed efficace la lotta dal basso, con la crescita del movimento ambientalista di Battipaglia e le innumerevoli associazioni impegnate in prima linea.

Angelo Minelli

  1. Le zone D, che riguardano la zona industriale nel piano urbanistico, sono divise in sottozone da D1 a D4, dove nella D2 sono “vietate le attività diverse da quelle manifatturiere di lavorazione e trasformazione materiale dei beni“, nella D3 sono “vietate le attività rumorose, nocive e moleste“, nelle sottozone D1 e D4 non vi sono specificazioni relative alla destinazione, ma solo alla densità edilizia.
  2. La gara per l’attuazione del Progetto di attività di rimozione, trasporto e smaltimento dei rifiuti in località Filigalardi è stata aggiudicata alla ditta Edil Cava Santa Maria La Bruna S.r.l..Cfr. http://www.regione.campania.it/it/printable/le-risorse-messe-in-campo-per-le-bonifiche

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