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giovedì 22 dicembre 2022

Post di fine 2022

 

Cari ebbri,

ritengo probabile che questo sia il mio ultimo post del 2022, ma stavolta vi avverto che scriverò tanto per scrivere, proprio come se il blog ebbro fosse (credo per la prima volta) un vero diario personale.

Di recente l’hard disk del mio PC mi ha salutato per sempre, portandosi via in una vampata di bit tutti i miei documenti, le mie ricerche, e qualche poesia a cui lavoravo da mesi, cercando di imprimere nelle parole ogni briciolo di emozione. Al loro posto la solita compagnia del vuoto in cui ho il piacere di annegare la ricerca di un senso a quanto fatto fino ad oggi.

Forse è stato meglio così: “anno nuovo vita nuova” recita il detto e la tradizione esige il sacrificio talvolta doloroso e involontario delle vecchie cose per far spazio al nuovo. Non so ancora questo nuovo che mi aspetta quando arriverà e di cosa si tratterà, ma sono sicuro che tra le cose di cui non mi sbarazzerò a capodanno c’è il mio vecchio e ritrovato netbook con ben 2GB di RAM ed un processore dual core, rinato grazie ad un sistema operativo Linux. È in pratica niente più che una perfetta macchina da scrivere che ho intenzione di usare con maggiore frequenza di quanto non abbia fatto quest’anno.

Come stavo scrivendo, questo è l’ultimo post dell’anno ed è quindi il momento di fare l’elenco dei buoni propositi per l’anno nuovo.

  1. Il primo, non me ne vogliano i colleghi, è tentare i cambiare lavoro con qualcosa più adatto a me;

  2. il secondo proposito è portare a compimento almeno alcuni dei progetti avviati negli anni passati, come la nuova associazione di promozione sociale nata dalle turbolenti ceneri di Arci Aut Aut da cui spero che si “levi una ventata di rinnovamento” per noi stessi e anche per la città di Battipaglia;

  3. per ultimo ma non per importanza “cambiare testa”: da troppo tempo ormai mi rendo conto di seguire gli stessi schemi neuronali, di ripetere in continuazione comportamenti e atteggiamenti prestabiliti, ragionamenti ipercollaudati, in poche parole mi sembra di non essere più capace di aprire nuove strade nella mente prima di tutto, ma di seguire sempre le vecchie perdendo chissà quanti stimoli e opportunità di crescita umana ed in particolare intellettiva.

    So che questo non dipende esclusivamente da me, ma anche dagli ambienti e dalle persone che frequento. Il problema è che in generale tutto sembra un po’ più grigio e meno affascinante degli anni passati. Questo non vuol dire che io sia depresso, al contrario, sono pieno di voglia di affrontare il futuro e di crearlo, ma al contempo mi sembra che stiano mancando degli ingredienti fondamentali che spero di riuscire a procurarmi nel prossimo futuro.

Concludo salutando tutti i lettori che nonostante la scarsità dei miei post continuano a seguire il blog ebbro, divenuto di recente spazio di divagazione più intimistica. Come avrà notato chi mi segue, da tempo sono cessate le denunce dei macroproblemi della società, soprattutto sulla questione ambientale, forse perché in parte per il lavoro, in parte per la distanza dal territorio di origine e in parte per la ricerca di nuovi approcci e/o equilibri più fortunati i contenuti da condividere si sono andati diradando.

Grazie a tuttǝ,
salvo colpi di scena ci ritroviamo l’anno prossimo. Buone feste e buon anno nuovo foriero di ogni bene!

domenica 3 luglio 2022

Poesia alla sagra dell'Arrosticino di Marino

 
Ieri sono stato alla quarta edizione della sagra dell'arrosticino del comune di Marino in cui ha suonato l'Orchestraccia in live a partire dalle ore 21.00 che continuerà anche stasera.

Ad accompagnare le pietanze tipiche abruzzesi, la Porchetta di Ariccia, il vino rosso dei Castelli e i fiumi di birra c'era anche un'iniziativa del tutto marginale promossa da una fittizia Pro Loco del comune di Marino: spacciandomi per il Comitato Culturale della suddetta Pro Loco, ho iniziato a distribuire poesie scritte da me alla gente durante la sagra.

giovedì 31 marzo 2022

Modus operandi della borghesia nelle sue ascese - Dalla tesi "Democrazia e capitalismo"

 

Borghesia (R. Cortés, 1855)
 

Al di là delle diverse interpretazioni, la democrazia può essere definita un processo decisionale collettivo che arriva a coinvolgere un numero illimitato di individui. Citando Luigi Curini1: «... rispetto ad una concezione della democrazia caratterizzata dalla sola “forza dei numeri”, viene sottolineato il ruolo della discussione con l’obbiettivo di arrivare ad un consenso. L’idea habermasiana di ragione comunicativa suggerisce infatti l’immagine di un processo deliberativo comune, in cui le conclusioni sono raggiunte attraverso la scambio di ragioni pro e contro in assenza di coercizione (Habermas, 1996)».
Nell’ambito del processo critico di codificazione del sistema democratico ad incidere non sono solo i singoli individui, ma i gruppi di individui nella tensione dinamica tra i rapporti sociali e le conquiste democratiche via via registrate da una collettività.
D’altronde l’evidenza dell’indissolubilità del nesso democrazia/rapporti sociali emerge fin dal primo famoso manifesto ideologico della democrazia antica, cioè il celebre discorso funebre di Pericle in commemorazione dei caduti del primo anno della guerra contro Sparta che Tucidide riporta nel II libro della Guerra del Peloponneso:

martedì 1 marzo 2022

Lo scandalo italo-tunisino dei 212 container di rifiuti: fermiamo lo scempio!


LETTERA APERTA AI SALERNITANI

Quello che in Tunisia è considerato uno scandalo senza precedenti, in Italia fa a malapena notizia come se fosse qualcosa di poco conto o non ci riguardasse. Stiamo parlando dei 212 container di rifiuti spediti da Polla in Tunisia per essere lavorati, che sono tornati in madre patria perché dentro c’era lo schifo dello schifo a cominciare dai rifiuti ospedalieri.

Lo scandalo italo-tunisino è partito dal porto di Seusse ed ha coinvolto dozzine di alti funzionari tunisini addetti al controllo delle merci, finiti in manette agli inizi del 2021 insieme all’ormai ex ministro dell’ambiente, Mustafa Aroui, tutti colpevoli di aver chiuso entrambi gli occhi per lasciare ai camorristi nostrani mano libera circa il traffico internazionale dei rifiuti.
Attualmente al porto tunisino un presidio di cittadini vigila contro i rifiuti spediti dall’Italia. La gente manifesta con cartelli e striscioni al grido di «Italiani, riprendetevi la vostra merda!».
Ci saremmo aspettati un’analoga risonanza anche in Italia o almeno in Campania, cosa che non è avvenuta. Eppure questo “incidente” è di una gravità enorme. C’è l’evidenza di una gestione delinquenziale e camorristica del ciclo dei rifiuti, di un modo di amministrare rivelatosi appieno nella sua incompetenza, se non peggio, in ogni caso inaccettabile: se ci fosse consapevolezza da parte della gente si rivolterebbe il mondo, cadrebbero poltrone ed amministrazioni.
Non si può più continuare ad agire in questo modo, non si può più continuare a trattare un problema come questo dei rifiuti con trovate che hanno effetti distruttivi irreversibili, ignorando totalmente dove stia di casa l’economia circolare.

sabato 12 febbraio 2022

Nel Rabbit Hole attraverso la paura ed il delirio

 

Per chi non lo conoscesse, il CICAP è un comitato italiano di scienziati che si occupa di pseudo scienze e paranormale.
Fondato tra gli altri anche da Piero Angela, questo comitato cerca di fare luce su argomenti come la memoria dell'acqua, i cerchi nel grano, le scie chimiche, gli esorcismi e roba simile.
Se conoscete il CICAP e ne avete un pessimo giudizio fino ad evidenti sentimenti di rancore perché contesta la vostra visione del mondo, significa che siete entrati nel "Rabbit Hole", la tana del Bianconiglio in cui è caduta Alice, ritrovandosi in un paese di deliranti meraviglie, dove non esiste più confine tra fantasia e realtà.
Inutile dirvi che di questi tempi il CICAP è in sovraccarico di lavoro e non riesce a fronteggiare il ritorno al Medioevo: ridevo quando Pillon della Lega tempo fa fece una proposta di legge contro la stregoneria nelle scuole, tacciando come testi esoterici alcuni romanzi fantasy per ragazzi, ma oggi non rido più quando vedo discutere in parlamento una proposta di legge sull’agricoltura biodinamica (DDL 988), una disciplina basata su principi magici ed esoterici che non offre vantaggi scientificamente dimostrati. Basti pensare che in un'audizione del 2019 al Parlamento, l'Istituto di Bioscienze e Biorisorse del Cnr ha fortemente criticato l'inserimento della biodinamica nel progetto di legge dedicato al biologico, definendola una pratica "esoterica".

Personalmente non avevo idea che certi misticismi, certe strampalate teorie complottiste e pratiche pseudoscientifiche, in un momento di grande crisi economica, sociale e politica potessero insidiarsi nella coscienza comune fino a diventare predominanti e farci così approdare in un nuovo Medioevo di "post-verità", terreno fertile non solo per approfittatori opportunisti e le loro acque miracolose per irrigare i campi, ma anche e soprattutto terreno fertile per i regimi autoritari.

Oggi organizzazioni politiche vecchie e nuove, con opportune strategie comunicative, possono inscenare battaglie contro nemici inesistenti come ad esempio Soros, il grande burattinaio delle migrazioni dei popoli, Hillary Clinton "pedosatanista" della Cabala e il così detto  "Nuovo Ordine Mondiale" e i suoi piani diabolici di vaccinazione di massa per sottomettere l'umanità. Inscenando battaglie contro nemici inesistenti come quelli appena citati, politici come Orban, Trump e Bolsonaro sono riusciti a vincere elezioni e consolidare il loro potere. Tutto questo è successo anche in passato, se si pensa alle teorie complottiste giudaico massoniche propagandate a suo tempo dal partito nazista e dall'impero zarista, e continua a succedere ancora oggi!
In questi mesi ho avuto modo di restare stravolto nello scoprire un nuovo aspetto irrazionale della nostra società che non conoscevo, di fatto una nuova variabile di calcolo che sta acquistando sempre più peso per le analisi sociopolitiche di cui bisogna tener maledettamente conto.