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giovedì 10 ottobre 2019

Proposte odierne per la Consulta da parte dell'Associazione Cives et Civitas

1 - Si propone il FORUM INTERNO al sito del Comune autogestito dalla Consulta che risponde ai principi della trasparenza e della partecipazione democratica sanciti dalla Convenzione di Aarhus (1998) e recepiti dal Testo Unico sull’Ambiente.

2 - GRUPPI DI LAVORO
In virtù di una migliore organizzazione del lavoro della Consulta, considerato l’esiguo tempo a disposizione, oggi l’associazione Cives et Civitas, rappresentata presso la Consulta Permanente sull’Ambiente da Angelo Minelli, propone la creazione di 4 gruppi di lavoro composti ciascuno da 3, max 4 componenti ciascuno su criticità ambientali da concordare al tavolo di discussione.

3 - NUOVI CRITERI DI LOCALIZZAZIONE IMPIANTI RIFIUTI
L’Associazione Cives et Civitas, in alternativa al criterio di fattore di pressione che si è dimostrato inapplicabile, propone due vie maestre da seguire:
a) lavorare per la creazione di un distretto agroalimentare di qualità in cui si rivendica la vocazione agricola di tutta la Piana del Sele perché la Piana del Sele va vista come un territorio omogeneo; il problema ambientale va visto in un’ottica globale.
A questo proposito si veda il Regolamento regionale 1 ottobre 2019, n. 8 (Regolamento di attuazione della legge regionale 8 agosto 2014, n. 20 per il riconoscimento e la costituzione dei distretti rurali e dei distretti agroalimentari di qualità). In questa direzione va la stessa Deliberazione della G.C. di Battipaglia n. 88 del 26.04.2019, “Indirizzi per la costituzione del distretto rurale e del distretto agroalimentare e protocollo d’intesa per una strategia integrata tra aree interne e aree urbane. Efficacia della cooperazione istituzionale tra Amministrazioni”. In tale atto è espressa la volontà dell’Amministrazione comunale di avviare una pianificazione partecipata con le imprese e gli enti della Piana del Sele per la crescita delle aziende del settore che dimostrano leadership di primo piano sui mercati e di fungere da cerniera territoriale di raccordo fra le proprie Aree produttive agricole ed agroalimentari con quelle delle Aree Interne e Protette in Provincia di Salerno nell’ottica dell’operatività della Zona Economica Speciale (ZES)”. SI TRATTA ADESSO DI PASSARE DALLE PAROLE AI FATTI! Un distretto agroalimentare di qualità esclude totalmente la possibilità di fare di questa zona un polo industriale di rifiuti come sta avvenendo.
b) da parte del Comune va perseguita l’attivazione non solo dell’ATO (Ambito Territoriale Ottimale) per la gestione dei rifiuti, ma anche del SUBATO come organo amministrativo per rinvenire soluzioni e tutelare il territorio della Piana del Sele nel suo insieme. È l’unico modo per contrastare e sfuggire alle decisioni imposte dall’alto sul nostro territorio.
Angelo Minelli

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