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giovedì 29 agosto 2019

Fuchsia is the new red!

I rosiconi di destra e gli sfasati del M5S che stanno ancora pensando agli anni di astio nei confronti del PD non possono farci nulla. Il governo giallo-"rosso" sta arrivando ma i ricchi stiano tranquilli...


Per i ricchi né patrimoniale né tasse in generale. Il governo più di sinistra della storia recente non ha una vocazione redistributiva della ricchezza e i mercati lo sanno, questo è uno dei motivi per cui hanno accolto in modo estremamente positivo il rimpasto. Parole al vento quelle di Conte sulla giustizia sociale. Se ci sarà da far quadrare i conti si adotterà la cara vecchia politica dei tagli alla spesa per i servizi e forse qualche tassa in più al ceto medio.

Corruzione e classismo continueranno ad essere dei capisaldi imprescindibili, ma questo governo presenta anche delle novità più apprezzabili dai conservatori di un certo spessore: al posto dell'omofobia, dell'ignoranza, della scarsa sensibilità istituzionale e della politica del terrore avremo più serietà e decoro. I porti non saranno chiusi ma si affronterà in Europa la questione dei flussi migratori e con questo non si escludono le soluzioni più inumane del problema migranti, ma di sicuro non si verificheranno le sceneggiate della nave di soccorso che non può attraccare e sta lì ferma ad una nuotata dalla costa. La maggiore sobrietà si rifletterà anche sulle promesse fatte agli elettori: niente promesse strampalate da non poter mantenere. Per quanto riguarda i rapporti con l'estero, sicuramente non ci saranno più richieste di soldi alla Russia in cambio di fuffa. Se si chiederanno soldi si cercherà di avere qualcosa di più concreto per le mani da poter offrire in cambio, perché almeno quelli del PD non sono degli stupidi ma dei 5 stelle non garantisco.

A Salvini, che in queste ore vorrebbe mobilitare chissà quali masse di italiani contro il governo di cui lui stesso è l'artefice, rivolgo le stesse parole che ha usato Orban ma con un significato ben diverso: "Caro Matteo, non ti dimenticheremo", perché come vicepremier sei stato un fenomeno da baraccone.

A Di Maio vorrei spiegare perché si ritrova sempre a fare pessime figure portando come esempio la recente dichiarazione: "io con il partito di Bibbiano non voglio avere nulla a che fare". Di Maio deve sapere che gli spregevoli criminali di Bibbiano avevano la tessera del PD in tasca per pura e semplice convenienza e per lo stesso motivo sarebbero potuti stare in qualsiasi altro partito o movimento. Altra cosa è quando un partito nasce con una vocazione criminale, ad esempio per portare gli interessi della mafia in politica, come nel caso del Popolo della Libertà, partito ormai scioltosi che tra i fondatori annovera Marcello Dell'Utri, condannato per i suoi affari mafiosi in politica.
Bisogna saperle fare certe distinzioni e quindi bisogna saper condannare un partito per i suoi fini e mezzi, per quello che è, che rappresenta come organizzazione politica e non per questo o quel criminale che ogni tanto finisce sul giornale. Di Maio non ha questa capacità di distinzione ed ha creato un nuovo modo di fare politica: alla giornata, senza alcuna capacità di calcolo politico che superi le 48 ore.

Angelo Minelli

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