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sabato 21 settembre 2019

Il GOVERNO DEL TERRITORIO, il caso del comune di Battipaglia [Abstract]

Tesi di laurea magistrale di Angelo Minelli

Esiste una correlazione tra i disastri ambientali e l’organizzazione e pianificazione territoriale? Per rispondere a questa domanda il presente lavoro prende in esame la piana del Sele ed in particolare Battipaglia, un territorio ed una città che negli ultimi anni sono stati colpiti da alcuni disastri ambientali, sulla cui natura dolosa sta indagando la procura, che non sono dissimili da quelli che purtroppo si stanno verificando con allarmante frequenza su tutta la penisola italiana.
La domanda iniziale risulta retorica in quanto qualsiasi pianificazione territoriale non può ormai prescindere dalla pianificazione ambientale: l’aver omesso in passato nelle scelte di pianificazione di tener conto dei parametri di qualità ambientale, in particolare nella regione Campania, ha comportato il crearsi di una situazione insostenibile non solo nella “terra dei fuochi”, ma nello stesso territorio del comune di Battipaglia.
I disastri ambientali sono la logica conseguenza della nostra incompetenza nell’organizzazione e pianificazione territoriale, soprattutto per quanto riguarda la gestione del ciclo integrato dei rifiuti.
Le attuali difficoltà nell’attuare una pianificazione territoriale integrata con quella ambientale in un approccio sistemico, vengono da lontano. Per comprenderle ab imis, nella prima parte di questo studio si è seguito lo sviluppo, in tempi e modi diversi, dei tre filoni tematici (urbanistica, ambiente, paesaggio) che vanno a confluire nella pianificazione territoriale. In particolare, è stato trattato il lento processo che, partendo dalla tradizionale scienza urbanistica, ha condotto in ambito nazionale alla nuova materia del governo del territorio, implementata della tutela del paesaggio e dell’ambiente, quale risulta nella riforma del 2001 del titolo V della Costituzione.  Il conflitto di competenze tra Stato e Regioni che ne è seguito e che si è andato dirimendo solo attraverso numerosi e non sempre univoci interventi del giudice delle leggi ha rappresentato un fattore rallentante se non proprio paralizzante nella pianificazione territoriale. L’interesse per l’ambiente si è imposto in ambito comunitario in forme sempre più ampie e vincolanti per i paesi membri, finendo con il sovrastare anche su altri interessi precedentemente dominanti, quali la tutela della concorrenza e il mercato. La tutela ambientale viene poi ad essere affiancata dalla tutela del paesaggio, disciplinata da norme europee e nazionali, come espressione di principio fondamentale unitario dell’ambito territoriale in cui si svolge la vita dell’uomo.
Dal quadro normativo europeo e nazionale si passa quindi all’analisi della legislazione sul governo del territorio da parte della Regione Campania, di cui si evidenziano ritardi ed inefficienze, culminate nella gestione pre e post emergenza rifiuti, e all’analisi della pianificazione provinciale.
Dall’esame dei piani degli enti, territoriali e non, operanti in Campania e nella Piana del Sele, si evince come l’organizzazione della pianificazione verticale ed orizzontale (cfr. piano d’ambito, piano di bacino, piano Asi etc.), attuata per territori e per settori, presenti uno scarso coordinamento e un sovrapporsi di piani su medesimi temi e sullo stesso territorio, generando un’elevata complessità.
Infine il campo di osservazione si restringe sul governo del territorio nella città di Battipaglia e sulla redazione del PUC. Qui si evidenziano in maniera più macroscopica, perché più direttamente sofferti dai cittadini, i problemi rilevati su scala provinciale e regionale.
Nell’ambito della complessità delle scelte politiche da compiere, vengono trattate alcune problematiche in relazione sia al metodo, sia ai contenuti. Tra le prime in particolare si ricordano l’attuazione della democrazia ambientale, secondo i principi della Convenzione di Aarhus e l’adozione di una procedura e di una metodologia unificante, con l’individuazione di momenti di coordinamento a forte valenza operativa, in un approccio integrato, interattivo ed intersettoriale. Fra le seconde è prioritaria la tutela ambientale, essendo state le criticità ambientali di questo comune ben documentate ed approfondite nella tesi, cui si accompagna la visione del tipo di sviluppo che si ritiene possa essere il più idoneo nell’attuale momento storico.
Questo lavoro di ricerca, nonostante gli sforzi compiuti, non ha la pretesa di essere esaustivo, ma si propone di puntare l’attenzione su quei problemi connessi al PUC di Battipaglia che, per la sensibilità, le competenze e la formazione personali, sono, a parere dello scrivente, di maggiore rilevanza e che richiedono urgenti ed adeguate soluzioni.

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