Ad accompagnare le pietanze tipiche abruzzesi, la Porchetta di Ariccia, il vino rosso dei Castelli e i fiumi di birra c'era anche un'iniziativa del tutto marginale promossa da una fittizia Pro Loco del comune di Marino: spacciandomi per il Comitato Culturale della suddetta Pro Loco, ho iniziato a distribuire poesie scritte da me alla gente durante la sagra.
Lo scherzo mi è venuto in mente nel tardo pomeriggio di ieri e inizialmente volevo distribuire poesie scritte da altri, ma non avendo i mezzi per stampare i volantini, l'unica cosa che ho potuto fare è stata scrivere a penna le poesie su dei fogli di carta. Dal momento che non mi andava di trascrivere poesie di altri, ho deciso di scriverne alcune di mio pugno nelle poche ore che avevo a disposizione prima della serata. Sono riuscito a scriverne quattro in un paio d'ore che ora vi riporto:
Serena si diverte la mente nella festa,
sereno il cuore si
emoziona
lasciandosi
trasportare
dalla gioia di
vivere.
Conservala come una
fiamma
che la notte
illumina
quando c'è bisogno
di luce
Nel cielo una stella
che la notte illumina,
una festa e una speranza
che valga la pena
questa nostra vita
di essere vissuta
Nel cuore della festa
la gioia di vivere
che ci accompagna,
come una fiamma sempre accesa
brucia forte
nel dolore,
tanto da costringere
chi soffrire non vuol più
a lottare per affermare
il diritto di esistere
Ho sentito del segreto accordo
che Davide suonò compiacendo il Signore.
Nel mondo riecheggia, accompagnato
in processione dal vento e le acque,
insegnando l'amore
che scuote le montagne,
come un sacro prodigio
consapevole, resto, di essere
Senza dubbio un'iniziativa da ripetere! 😁👍
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