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venerdì 25 settembre 2020

Risultati del "Questionario sull'ambiente di Battipaglia"

Con il “Questionario sull'ambiente di Battipaglia”, pubblicato anche sul sito dell’Osservatorio Ambientale Terra Madre dal 5 agosto al 16 settembre 2020, l’obiettivo era quello di verificare quale fosse il livello di percezione del problema ambientale tra la popolazione battipagliese.

Il numero delle risposte (272) è stato, onestamente, inferiore alle attese.
In termini di analisi dei risultati di un questionario, tuttavia, anche una non risposta è in realtà una risposta, un dato da vagliare.
L’adesione è pervenuta soprattutto da parte dei concittadini con un livello d’istruzione medio-alta (il 93% possiede infatti un titolo di diploma quinquennale o una laurea).

Questo ci dà due spunti di riflessione: da una parte il campione della popolazione non può essere considerato rappresentativo della stessa, in quanto, secondo i dati ISTAT del 2011, la percentuale dei laureati e diplomati sulla popolazione di Battipaglia risulta del 40% (per quanto migliorato negli ultimi 9 anni tale percentuale di sicuro non raggiunge il 93%); dall’altra parte il fatto che la maggioranza della popolazione non abbia risposto ci porta a ritenere che o non sia stata informata dell’iniziativa del questionario o che si sia astenuta volontariamente dal rispondere. In ogni caso la considerazione da fare è che gran parte della popolazione è slacciata dalle forme aggregative e propositive, si lascia coinvolgere solo in momenti topici (come le grandi manifestazioni di piazza del 2017 e 2019), si limita a subire il problema ambientale e non riesce a trovare alcun canale per esprimersi e manifestare il proprio disagio.

La popolazione sa della diffusione dei tumori (1 su tre) in tutte le famiglie, dell’aria irrespirabile per i miasmi che aleggiano dappertutto più o meno intensamente, degli incendi presso gli impianti di rifiuti, oltre al resto, ma vive il malessere nel proprio isolamento.
Questo non ci scoraggia, anzi ci rafforza nella convinzione che il nostro impegno per l’ambiente e la salute a Battipaglia è fondamentale, indispensabile e insostituibile.

Continuando l’analisi delle risposte, si scopre che il 60% sente la puzza quotidianamente e quasi il 30% la sente ogni tre giorni. Questo significa che le sorgenti dei miasmi sono sempre attive, nonostante le assicurazioni di chi ci governa, e che poco o niente si sta facendo per ridurre l’inquinamento.
I miasmi non sono altro che le evidenti tracce non occultabili, per quanti sforzi vengano fatti dai responsabili, di un ventaglio di minacce ambientali che emergono da un’inadeguata gestione dell’urbanizzazione, delle attività economiche, dei trasporti, della gestione dei rifiuti e dall’insufficiente politica di tutela del territorio e della salute pubblica.

Non per niente quasi il 90% delle risposte esprime un giudizio tra pessimo e scarso circa la qualità dell'ambiente del luogo in cui viviamo.
I miasmi sono soprattutto i segnali macroscopici di un processo di impoverimento, in atto da decenni, della nostra città, che sta intaccando le fonti prime di qualsiasi forma di benessere (le matrici ambientali: acqua, aria, suolo), peggiorando la qualità della nostra vita e le possibilità di uno sviluppo economico sano.

Prendere coscienza di questo significa anche avere chiare le linee di un impegno civile che vede lo sviluppo economico strettamente connesso alla salvaguardia dell’ambiente. Significa assumersi prioritariamente la responsabilità morale di controllare e rimuovere le minacce all’ambiente e alla salute umana per favorire forme di sviluppo rispettose dei nostri bisogni e dei bisogni delle generazioni future.
Le risposte di quel manipolo agguerrito che ha dedicato al questionario una piccola ma significativa parte del proprio tempo hanno ben messo in evidenza la correlazione tra inquinamento ambientale e povertà:

  • quasi il 94% di coloro che hanno risposto sa con certezza che la situazione ambientale di Battipaglia può influire negativamente anche sulle imprese locali, in particolare dei settori agroalimentare e turistico e quindi sul lavoro;
  • quasi l’80% è convinto che tra gli effetti della situazione ambientale a Battipaglia ci può essere anche l’abbassamento del valore degli immobili.

La sfiducia è tale che nelle considerazioni libere in fondo al questionario molti ammettono che stanno pensando di andare via da Battipaglia ed altri confessano che, se potessero, lo farebbero volentieri.
Un altro elemento, di non secondaria importanza, è emerso e va giustamente evidenziato: la responsabilità di chi ci governa a livello locale circa i problemi ambientali. Ben il 97% ritiene, infatti, che i controlli ambientali siano assenti o insoddisfacenti.
Si riportano tra i suggerimenti e le proposte (facoltative) il seguente intervento,  che riassume un po’ tutto il disastro ambientale a Battipaglia:

Personalmente ritengo che le cose che scriverò di seguito siano un breve resoconto del fallimento totale delle amministrazioni locali in temi ambientali e del fatto che ormai la città non sia più di proprietà dei cittadini ma di organizzazioni criminali con importanti infiltrazioni nel tessuto politico comunale. Ma sicuramente tutto ciò che scriverò non sarà nulla di nuovo... Presenza di numerose aziende di trattamento dei rifiuti nel comune di Battipaglia non controllate e per niente regolamentate. Obbligo costante per la mia famiglie e i miei figli piccoli di inalare quotidianamente miasmi nauseabondi da circa 10 anni ormai. Come se non bastasse abbiamo ricevuto anche aumenti sulla tassazione dei rifiuti, piuttosto che avere una riduzione per il disagio ecologico. La condizione dei fiumi e corsi d'acqua è ad altissima concentrazione di inquinanti a causa di sversamenti da parte delle aziende agricole e zootecniche ed inoltre il funzionamento degli impianti di depurazione è insufficiente e lo si vede soprattutto nel periodo estivo. Il litorale è in una condizione di degrado assoluto e l'amministrazione non fa nulla per risanare la situazione. Il mare è inquinatissimo e anche se in alcuni giorni sembra limpido di fatto la carica batterica è elevata e lo dimostra il fatto che soprattutto i bambini hanno spesso manifestazioni cutanee. Le strade sono sporche e fatiscenti anche al centro. Il manto stradale è in pessime condizioni. Le aree verdi sono inesistenti e/o abbandonate a se stesse, tranne forse per la villa comunale al centro che sembra ricevere un minimo di cure. Altro argomento molto preoccupante di cui si parla poco è la presenza di discariche abusive di materiali tossici e inquinanti nella zona collinare di Grataglie mai bonificate. E ancora aziende trattamento rifiuti che puntualmente ogni anno si incendiano "spontaneamente" immettendo in aria pericolose sostanze tossiche. Insomma la situazione è ormai insostenibile. Non vorrei far convergere tutte le responsabilità verso una sola figura che è quella del sindaco, che capisco bene sia in una posizione complicata sopratutto in questa città, ma per fare bene il primo cittadino senza inimicarsi un'intera cittadinanza ci vogliono gli attributi e la stessa nonchalance di pestare i piedi a qualcuno ai piani superiori, di quando chiedeva voti in giro per il paese. E io purtroppo sono un suo elettore. Probabilmente ci sono interessi di maggiore importanza rispetto alla salute pubblica e alla cura dell'ambiente. Infine mi chiedo perché le aziende agricole più importanti della piana del Sele, quelle che fatturano milioni con le insalatine, a non sentire da vicino questo problema e far finta di niente e continuare a vedere le proprie terre inquinate da tutto questo? Proprio loro che potrebbero avere un peso importante in questa battaglia che noi cittadini stiamo portando avanti. Potrei continuare per un'altra mezz'ora ma mi fermo qui anche perché ormai le parole non servono più a nulla purtroppo. Saluti, un cittadino Battipagliese”.

Ce n’è più che a sufficienza per un impegno concreto, costruttivo, lungimirante per chi intende rimanere e combattere per fare di Battipaglia una città vivibile da tutti i punti di vista!

Angelo Minelli e Nello Iovine











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