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venerdì 10 luglio 2020

Perché esistono i terrapiattisti? Recensione del docu-film "La Terra è piatta"



Nelle ultime settimane stavo trattando tematiche troppo "sobrie" ed importanti riguardanti l'ambiente. È tempo di ritornare a trattare argomenti decisamente più ebbri, ovviamente cercando di dare come sempre una prospettiva originale.
Di recente ho visto il docu-film del 2018 disponibile su Netflix dal titolo "La Terra è piatta" (titolo originale Behind the Curve), diretto da Daniel J. Clark ed ho deciso di parlarne. Oggi, quindi, la scienza "ufficiale" sarà messa da parte perché si parlerà di terrapiattismo, ma in un modo diverso dal solito: non si cercherà né di spiegare il modello inventato da Rowbotham nel 1849 e adottato dai terrapiattisti contemporanei, né tanto meno si cercherà di contestarlo in modo scientifico. Questo perché sarebbe inutile: un terrapiattista è per sua natura immune alla scienza, nel senso che non condivide il metodo scientifico usato per comprendere e spiegare la realtà che ci circonda.
Allora di cosa parleremo esattamente? Oggi nel fare la recensione del documentario "La Terra è piatta" si risponderà anche alla domanda "perché esistono i terrapiattisti?"

Il docu-film

Il docu-film è decisamente ben girato. Sin dalle prime scene si capisce subito che l'intenzione del regista non è quella di mettere in ridicolo i terrapiattisti, ma semplicemente di spiegare le loro credenze pseudoscientifiche senza però riuscire a cogliere da cosa siano realmente motivati. Vengono mostrati anche due esperimenti scientifici, di cui uno costato più di 20mila dollari, fatti e finanziati dai terrapiattisti per dimostrare che la Terra è piatta e di come, una volta ottenuto tutt'altro risultato, siano stati costretti a ripetere gli esperimenti "sporcandoli" al fine di ottenere un risultato per loro più soddisfacente o almeno non definitivo. Questo è uno dei motivi per cui l'astronomia zetetica inventata da Rowbotham è una pseudoscienza: non è vera scienza voler dimostrare una teoria scartando tutti gli elementi che contrastano con ciò che si vuole dimostrare; non è vera scienza nemmeno inventare tanti piccoli modelli astronomici per spiegare le maree e il moto degli astri senza preoccuparsi di renderli coerenti tra di loro.
Un altro elemento mostrato nel docu-film che ho trovato decisamente interessante è come il movimento terrapiattista sia cresciuto negli anni recenti grazie soprattutto ad internet e all'azione dei troll benigni e maligni: persone che non credono assolutamente nella Terra piatta, ma agiscono sui forum e sui social network facendo finta di essere terrapiattisti per divertimento (troll maligni) o deridono apertamente i terrapiattisti (troll benigni). Il risultato principale dei troll è quello di dare visibilità alla comunità terrapiattista facendola crescere. La comunità terrapiattista in pochi anni è cresciuta talmente tanto in tutto il mondo che, oltre ad arricchirsi di sempre nuove ed innumerevoli teorie riguardanti la Terra piatta, ha cominciato anche a dividersi. Oggi esistono diversi gruppi di terrapiattisti che ruotano intorno a personaggi più o meno famosi nel loro ambito e alcuni di questi gruppi accusano gli esponenti più in vista degli altri gruppi terrapiattisti di essere parte del grande complotto globale orchestrato per nascondere la verità alle persone.
Purtroppo, una volta che un terrapiattista si convince che sei un agente della Nasa, un rettiliano o qualsiasi altro nemico dell'umanità così come descritto in quella parte del web dedicata ai "complottologi" e alle pseudoscienze, non c'è modo di dissuaderlo del contrario...

Le origini del terrapiattismo

La reazione più spontanea quando ci si imbatte in un terrapiattista è quella di credere di aver a che fare con una persona estremamente stupida, ma non è sempre così. Rodolfo Rolando del CICAP probabilmente più di chiunque altro si è addentrato nel mondo piatto dell'astronomia zetetica inventata da Rowbotham, scoprendo che tra i sostenitori di questa teoria esistono persone dotate di una discreta dialettica ed una discreta capacità di ragionamento e sono queste persone a costituire il perno intorno a cui gira e si organizza la comunità terrapiattista. Non sono quindi degli stupidi, ma allora perché sono terrapiattisti?
Come accennato nell'introduzione, il terrapiattismo moderno esiste da non più di 170 anni e non bisogna credere che sia sempre esistito. Prima di Rowbotham, per trovare sostenitori della Terra piatta dobbiamo andare indietro di oltre 2600 anni, fino al giorno in cui Pitagora o forse Parmenide nel VI secolo a.C. proposero, forse per la prima volta nella storia, un modello di Terra sferica e da allora l'idea di una Terra piatta sparì del tutto almeno fra i popoli del Mediterraneo. L'idea che nel Medioevo si credesse che la Terra fosse piatta è stata una falsa diceria diffusa in epoca positivista, frutto dei preconcetti riguardanti i così detti "secoli bui".
In realtà che la Terra fosse tonda è una cosa data per certa da tutti gli studiosi dell'antichità che si sono occupati di astronomia a partire dal VI secolo a.C. e tra tutti ricordiamo Eratostene di Cirene del III secolo a.C. che fece un esperimento non per dimostrare che la Terra fosse sferica ma per misurarne la circonferenza e Claudio Tolomeo del II secolo d.C. che pur sostenendo che fosse il Sole a girare intorno alla Terra, avanzò molti argomenti in favore della sfericità della Terra.
Perché tra tutte le civiltà del Mediterraneo era opinione comune che la Terra fosse tonda? Probabilmente perché avevano sotto gli occhi l'orizzonte del mare che non potrebbe esistere così come ci appare se la Terra fosse piatta.
Un modello teorico che vede la Terra piatta è quindi relativamente inedito nella storia dell'umanità, ma la cosa più incredibile è che sia piuttosto recente e non primitivo come ci si potrebbe aspettare. Perché una teoria sulla Terra piatta è stata rielaborata e messa nero su bianco oggi, nonostante tutta la tecnologia che abbiamo a disposizione, e non millenni fa?

Ecco perché esistono i terrapiattisti

La risposta è molto semplice: le scoperte astronomiche fatte nell'ultimo secolo e mezzo sono decisamente sconvolgenti, non per tutti facili da credere e da accettare. L'universo così come ci viene spiegato oggi dagli astrofisici è bello, affascinante ma indubbiamente anche terrificante! Proviamo anche solo a pensare per un attimo agli almeno 200 miliardi di stelle della nostra galassia che insieme al nostro piccolo Sole orbitano intorno al buco nero super massiccio al centro, instancabile divoratore di mondi e di stelle. Tale mostro da solo non basterebbe a tenere insieme tutte le stelle della Via Lattea che per restare unite necessitano di una materia oscura che non si può vedere né toccare in alcun modo, ma sappiamo che esiste perché interagisce con la materia nota tramite la forza di gravità. E che pensare poi del fatto che quasi ogni stella esistente ha degli esopianeti che le orbitano intorno, che purtroppo nella maggioranza dei casi non siamo ancora in grado di individuare? Vogliamo poi parlare della teoria della relatività generale secondo cui una massa può piegare il tempo e lo spazio fino ad intrappolare persino la luce stessa all'interno dell'orizzonte degli eventi dei buchi neri?! E a questo punto facciamo anche un accenno all'energia oscura che riesce a far accelerare l'espansione dell'universo, portando le centinaia di miliardi di galassie dell'universo non osservabile ad allontanarsi le une dalle altre ad una velocità persino superiore a quella della luce.
Tutte queste nozioni astronomiche tanto affascinanti quanto terribilmente sconvolgenti sono oggi alla portata del grande pubblico tanto quanto la narrativa per bambini, insieme ad altre teorie riguardanti l'universo che sono persino ancora più sconvolgenti, ma ben lontane dall'essere dimostrabili. Non abbiamo motivo di credere che gli scienziati vogliano nascondere al mondo la verità sull'universo. Anzi, c'è in questo campo una totale apertura da parte della comunità scientifica.

Il rassicurante mondo dei terrapiattisti

Evidentemente l'unico modo che alcune persone sono riuscite a trovare per non avere giramenti di testa è abbracciare il terrapiattismo. È certamente vero che le vertigini causate dagli astrofisici non sono l'unico motivo della nascita del terrapiattismo, ma è sicuramente uno dei motivi più solidi ed è dimostrato da come la maggior parte dei terrapiattisti argomenta le proprie convinzioni nei primi scambi in una conversazione (spesso online) con uno sconosciuto: raccontando proprio "l'assurdità" delle moderne conoscenze che abbiamo dell'universo, per poi accompagnare l'interlocutore nel più piccolo e rassicurante mondo a dimensione umana dei terrapiattisti.
Il problema è che quel mondo non è reale e non sarà smascherato dalla scienza contro cui ha fatto il callo, ma sarà esso stesso ad implodere, se non con un giro del mondo in 80 giorni come nel noto romanzo di Jules Verne, quando in qualche modo i terrapiattisti si troveranno costretti ad introdurvi qualcosa di infinito. Semplici domande - come ad esempio "Cosa c'è dopo la barriera di ghiaccio che circonda oceani e continenti?", "Cosa c'è dopo la cupola del cielo?" e "Se la gravità non esiste e la Terra è un disco in eterna accelerazione verso l'alto, dove è diretto?" - faranno implodere il terrapiattismo. Chiedersi cosa c'è oltre il visibile scatenerà la discordia e la polemica all'interno della comunità terrapiattista come sta già accadendo, semplicemente perché alcune domande possono avere una risposta solo espandendo il modello base teorizzato da Rowbotham con l'aggiunta di nuovi elementi concernenti l'infinito.
L'idea stessa di infinito molto più della scienza è il tallone di Achille dei terrapiattisti o la loro kryptonite, per usare una metafora della mitologia americana.
Angelo Minelli

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