Pagine

mercoledì 19 giugno 2019

Compilation di azioni dispotiche del Ministro dell'Interno Salvini

La compilation è in continuo aggiornamento ed è documentata da articoli di giornale disponibili online. Se avete altre notizie da segnalarmi scrivetele nei commenti!
Non sono state prese in considerazione azioni dispotiche fatte con la complicità di tutto il governo, come ad esempio la chiusura arbitraria dei porti alle Ong per presunte ragioni di sicurezza, in violazione dei trattati che regolano i salvataggi in mare.

Schedatura di rom e sinti
L'assenza di razze nella specie umana è una scoperta fatta a seguito degli studi sul genoma.
Esistono le etnie, ma razza ed etnia non sono sinonimi. Proporre una schedatura su base etnica, chiamata furbescamente "censimento", come ha fatto la Lega a giugno 2018, non servirebbe a conoscere il numero esatto di membri di una minoranza etnica, dove questi vivono, quanto producono in termini di PIL ed altre informazioni statistiche di questo tipo perché sono tutti dati già disponibili in forma anonima ed esclusivamente quantitativa. Una schedatura della popolazione su base etnica avrebbe solo delle motivazioni razziali. In passato questo tipo di schedatura è già stato utilizzato anche in Italia e le persecuzioni razziali derivanti da questo approccio sono state terribili. La schedatura promossa da Salvini rappresenta un tentativo di forzatura della Costituzione antifascista naufragato per ben due volte per le forti resistenze incontrate. Si ricorda infatti il precedente tentativo di schedare i rom nel 2008 promosso da Maroni con ugual esito. La Lega per tale ragione è un partito razzista al di là di ogni ragionevole dubbio.

Ritenersi al di sopra della giustizia perché eletto dal popolo
Siamo a settembre 2018, il governo giallo-verde esiste da pochi mesi e la crociata antisoccorso in mare contro le Ong riecheggia in tutti i media d'Italia. I porti sicuri delle coste italiane vengono chiusi e Salvini viene indagato per aver ostacolato le operazioni di soccorso. Salvini in questa occasione rispolvera la retorica berlusconiana dell'essere al di sopra della giustizia perché eletto dal popolo, mentre i magistrati sono tali perché hanno studiato qualche anno e fatto solo un concorso. Ottima linea difensiva, in termini di consenso elettorale, che si richiama alla logica del consenso plebiscitario del fascismo. Nel contesto attuale tale logica è conveniente anche se presenta qualche rischio, come ad esempio essere appesi per i piedi a testa in giù in una piazza, ma al momento questo pericolo sembra molto lontano. Ragion per cui ora a Salvini conviene dire che non deve essere la magistratura a condannare il leader del popolo italiano per quello che fa ma solo il popolo stesso.

"Salvini ha fatto arrabbiare l'esercito" 
Insolita notizia di aprile 2019. In sostanza Salvini si è scontrato con l'esercito italiano perché ha dato direttive alle forze armate pur non potendolo fare, dal momento che l'esercito dipende dal Ministero della Difesa. Il capo di stato maggiore della Difesa, il generale Enzo Vecciarelli ha esposto le perplessità dell'esercito al Ministero e Salvini in tutta risposta ha chiesto i nomi e cognomi dei soldati che non vogliono sottostare ai suoi ordini del tutto illegittimi.

Repressione del dissenso
Salvini non può dare direttive all'esercito ma può dare direttive alle forze di polizia che in ogni caso non possono reprimere le manifestazioni autorizzate dal comune in cui si svolgono. La libera contestazione è alla base di ogni democrazia ma le elezioni europee hanno visto la Digos e i pompieri impegnarsi nella repressione del dissenso durante la campagna elettorale delle europee 2019 del ministro Salvini. Durante la campagna elettorale persino il sindacato di polizia ha chiesto al ministro di moderare i toni ma la richiesta è stata inascoltata. Con l'accusa di "turbativa elettorale", coloro che durante i comizi di Salvini esponevano striscioni sui balconi del tipo "restiamo umani", in riferimento al soccorso in mare o "questa Lega è una vergogna", in riferimento ai 49 milioni rubati agli italiani dalla Lega, vedevano le forze dell'ordine bussare alla loro porta per rimuovere gli striscioni.
Si può pensare che questa storia della repressione del dissenso si sia conclusa con la campagna elettorale ma non è così. Fra tutti, particolarmente significativo il caso di un corteo di inizio giugno autorizzato dal comune di Roma in cui il sindacato Uil avrebbe voluto esporre un grande striscione contro entrambi i vicepremier, ma la Digos è intervenuta a reprimere l'iniziativa per ragioni di tutela paesaggistica. Le forze di polizia non potevano consentire che uno striscione rovinasse il panorama, anche solo se per poche ore.

Operazioni di polizia annunciate prima del loro completamento
Sappiamo che Salvini ha costruito il suo consenso sulla pelle degli stranieri, da questo punto di vista fare il ministro dell'interno è strategico perché gli permette di essere informato prima di chiunque altro su tutte le operazioni di polizia. Le operazioni che a lui interessano ai fini propagandistici sono ovviamente solo quelle che riguardano gli stranieri. Queste operazioni vengono puntualmente sbandierate ai quattro venti. In questo modo il vicepremier può continuare la sua campagna elettorale ad oltranza dando l'impressione di star lavorando per l'Italia. Ebbene, Salvini, per ben due volte ha annunciato sui suoi canali social delle operazioni di polizia in cui erano coinvolti degli stranieri prima che queste venissero completate. Inutile dire che ciò va contro ogni protocollo e oltre al rischio di far fallire le operazioni mette anche in pericolo la vita degli agenti che di sicuro non sono felici di essere annunciati a dei criminali in procinto di essere arrestati. Questo comportamento ha irritato i procuratori ma il vicepremier sembra fregarsene altamente non riconoscendo di aver sbagliato.
«Stupido è chi lo stupido fa!» direbbe Forrest Gump. «Errare è umano ma perseverare è diabolico» direbbe Cicerone, in tal caso Salvini è un genio del male!

Salvini deride chi viene aggredito ai suoi comizi
Siamo ancora a giugno, le elezioni sono passate ma i toni non si sono abbassati, sembrano invece inasprirsi: un fedele della parrocchia locale di Cremona ad un comizio di Salvini espone un cartellone con scritto "ama il prossimo tuo". Purtroppo il ragazzo è solo e viene aggredito. Salvini, noto devoto della Madonna, avrebbe potuto invitare alla calma facendo un appello contro la violenza per salvare il ragazzo dall'aggressione, invece ha preferito optare per la pubblica derisione di chi è stato aggredito. Dopo le percosse il ragazzo è stato portato alla Digos nelle vicinanze, la quale ha identificato solo l'aggredito e non gli aggressori.

Queste notizie ci mettono dinanzi all'evidenza che tutto il successo della Lega si fonda sulla comunicazione con cui riesce a fare egemonia pseudo-culturale. Salvini è certamente un classico esempio di quello che Antonio Gramsci definirebbe un "demagogo deteriore" che riesce a distogliere l'attenzione della popolazione dai problemi reali, proponendo come alternativa la guerra ai clandestini. Basti pensare che gli argomenti che hanno permesso a Salvini di ottenere il suo successo sono assai miseri.
Se si esclude la caccia al clandestino rimangono il tentativo di permettere ai derubati di sparare ai ladri e la riforma delle pensioni. Di tutto il resto agli italiani non frega nulla, soprattutto ai meridionali non frega nemmeno dello smantellamento dello stato sociale tramite l'autonomia differenziata di cui non hanno alcun sentore.

Angelo Minelli

Nessun commento:

Posta un commento

Scrivi i tuoi commenti con la semplicità e la sincerità di un ebbro