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lunedì 27 aprile 2015

Pierre Lacenaire dei Ventrue

Personaggio creato per una campagna al gioco di ruolo Vampiri: la Masquerade

   Pierre F. Lacenaire, nato a Brest in Francia nell'anno domini 1693, nella sua vita mortale era un nobile aristocratico di elevata istruzione appartenente alla casta notarile dell'Ancien Régime. Poeta dall'animo inquieto, Lacenaire, tediato dalla vita agiata che conduceva per diritto di nascita, era solito frequentare ambienti poco consoni ad un uomo del suo ceto, alla ricerca di ispirazione per i suoi versi, ispirazione datagli dal brivido del pericolo da lui definito “carezza della Morte”.
    Solo successivamente fu spinto a conoscere meglio la plebaglia ignorante dal quale traeva, o almeno credeva di trarre, ispirazione e che a suo dire era incapace di governarsi da sola. Per tal motivo era convinto che la plebe avrebbe sempre vissuto sotto il dominio assoluto di clero e nobiltà a cui lui apparteneva. Ne era convinto non perché le due classi al potere composte per lo più da donne e uomini incestuosi e dediti ad ogni genere di vizio osceno e perverso fossero degni di tale ruolo, ma perché non essendo a conoscenza di alternative migliori gli sembravano il male minore.
    Tuttavia la società ormai da secoli attraversava un costante periodo di cambiamento dovuto alla scoperta del nuovo continente oltre l'oceano, scoperta che aveva inesorabilmente portato a far emergere un modello di società di tipo mercantile in cui una nuova classe stava acquistando sempre più potere: la borghesia, di cui le colonie fondate nel nuovo continente dai grandi imperi occidentali stavano diventando a tutti gli effetti la patria.
   Lacenaire non era affatto consapevole della minaccia che la borghesia nascente se ben guidata (ma da chi e in che modo?!) avrebbe potuto rappresentare nel prossimo futuro per la nobiltà ed il clero, fino a quando nel 1721 in una squallida taverna vicino al porto di Brest, bazzicata da marinai, delinquenti, prostitute, topi e scarafaggi non incontrò un inglese decisamente fuori luogo, con il quale intrattenne un'inaspettata conversazione in cui lo sconosciuto si presentò con il nome di Vandertaken e gli disse di essere un esponente di una società segreta poco nota, chiamata Massoneria. La strana figura era un londinese dall'aspetto impeccabile che nonostante ciò non attirava l'attenzione della feccia presente nella locanda, dalla quale era inspiegabilmente ignorato quasi come se quegli uomini fossero incapaci di percepire la sua presenza.
   Vandertaken aveva letto tutti i componimenti del poeta e sembrava conoscere molte cose su di lui, fin troppe per non esserne spaventati. Oltretutto aveva un atteggiamento strano, quasi inumano: non faceva movimenti che non fossero necessari, persino il respiro sembrava essere assente, le pupille dei suoi occhi sembravano essere completamente dilatate e perfettamente in grado di vedere ogni angolo della taverna poco illuminata. La figura disse a Lacenaire che la fonte della sua ispirazione era di ben altra natura e che se lo avesse voluto gli avrebbe dato la possibilità di seguire la sua vocazione oltre i più vasti oceani del tempo. Lacenaire, colto da un'emozione che non aveva mai provato prima si lasciò convincere e divenne un iniziato della Massoneria, nei tre anni successivi dopo una serie di prove ricevette l'abbraccio da Vandertaken e diventò un Ventrue. Era pronto a stravolgere il mondo, fiducioso nel sostegno del suo maestro.

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