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mercoledì 20 aprile 2016

Il vero nemico del nazifascismo


Quando si pensa al nazifascismo spesso si ricorda anche il suo nemico ideologico per eccellenza: il comunismo. Bisogna però tener presente che il comunismo (in cui inglobo anche socialismo in questa riflessione) non è ostile solo nei confronti del nazifascismo (o nazional socialismo) che è in tutto e per tutto una degenerazione del comunismo.
È il caso di fare un breve punto di come si pone il comunismo: borghesia, nobiltà e clero sono le forze politiche “classiche” storicamente avverse al comunismo in quanto il comunismo è obiettivamente incompatibile almeno con le prime due, mentre riguardo alla compatibilità con la terza forza, il clero, ci sono pareri discordanti. Fatto sta che il clero si è sempre schierato, in ogni circostanza, dalla parte del più forte: con la nobiltà (prima della rivoluzione francese) e con la borghesia (dopo la rivoluzione francese), assumendo a tutti gli effetti i tratti di una forza reazionaria tesa a preservare il suo potere.
A queste tre forze si aggiungono: Stato moderno, mafia e fascismo che a loro volta sono incompatibili con il comunismo.
La mafia è considerata l'antistato da molti ma in realtà la maggior parte degli studiosi ritiene che la mafia sia una forma di Stato embrionale ed è la ragione per cui lo Stato, anche se le istituzioni non lo possono ammettere, è andato molto più d'accordo con la mafia che non con il comunismo. In realtà sono molto più “antistato” l'anarchia ed il comunismo che non la mafia in quanto tale.
Il nazifascismo che pure è, almeno di facciata, abbastanza ostracizzato per le ragioni storiche note, in realtà è compatibile con tutte le forze che ho elencato: borghesia, nobiltà, clero, Stato moderno e mafia.
Un esempio lampante di come il fascismo sia per queste forze un interlocutore preferito al comunismo: finita la seconda guerra mondiale, mentre la Germania è stata divisa in due parti, in Italia non sono mancati gli accordi da parte degli stati vincitori del conflitto con i fascisti ancora al potere, come Badoglio, per impedire al comunismo di prendere il sopravvento.
Nonostante il comunismo abbia avuto contro ogni potere e partito sino ad ora esistito per via della sua natura rivoluzionaria e trasversale, bisogna riconoscere che le sue idee hanno avuto un'incredibile diffusione in ogni parte del mondo, anche se in taluni casi sono state strumentalizzate e distorte.
Ad oggi si può dire che non è mai esistito un fenomeno umano così prodigioso ad eccezione del capitalismo: comunismo e capitalismo sono stati i due fenomeni umani con la più ampia diffusione al mondo e se oggi lo spettro del comunismo ancora resiste nonostante la sua critica trasversale alla società umana, ritengo sia in buona parte dovuto proprio alla sua capacità di diffusione.
Alla luce di quanto scritto, un comunista italiano che il 25 aprile festeggia la liberazione dal nazifascismo, secondo me deve sempre tener presente che il nazifascismo può ritornare a galla dalle fogne se questo dovesse servire a combattere il comunismo. Il fascismo è un'arma che le altre forze avverse al comunismo in caso di bisogno possono sempre dissotterrare, quindi la liberazione dal nazifascismo va considerata solo apparente: fino a quando tutti gli altri poteri reazionari, che sono causa di oppressione dell'uomo sull'uomo, non si sentiranno sufficientemente al sicuro, il fascismo non sarà mai debellato.

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