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venerdì 27 aprile 2012

Capital-ambientalismo

Crescere crescere crescere! Basta crisi! Ma come si fa a crescere? Con il cemento. È sufficiente abrogare tutte le norme «che pongono divieti e restrizioni alle attività economiche non adeguati o non proporzionati alle finalità pubbliche perseguite, nonché le disposizioni di pianificazione e programmazione territoriale o temporale autoritativa con prevalente finalità economica o prevalente contenuto economico, che pongono limiti, programmi e controlli non ragionevoli, ovvero non adeguati ovvero non proporzionati rispetto alle finalità pubbliche dichiarate e che in particolare impediscono, condizionano o ritardano l’avvio di nuove attività economiche o l’ingresso di nuovi operatori economici ponendo un trattamento differenziato rispetto agli operatori già presenti sul mercato, operanti in contesti e condizioni analoghi» (Art. 1 D.L. su concorrenza e liberalizzazioni).
Finalmente con questa deregolamentazione messa in atto dal Governo Monti si mette in chiaro che la pianificazione e programmazione degli enti pubblici elettivi ( per definizione “autoritativa”) deve avere quale suo obiettivo principale, cui tutti gli altri sono subordinati, lo sviluppo delle attività economiche. Fino a quando la “crescita”, l’aumento del Pil, la produzione di maggiore valore di scambio non saranno ottimali o soddisfacenti e probabilmente mai lo saranno, ogni altro obiettivo sarà ad essi sacrificabile e per ogni altro obiettivo si intende: la tutela dei beni culturali e del paesaggio, il benessere degli abitanti delle città e dei territori, la salute, l’equità nell’accesso ai beni comuni, quindi un’organizzazione dello spazio che consenta di soddisfare queste esigenze. Cose che secondo il diritto amministrativo corrente avrebbero ancora la priorità assoluta, ora sono state incalzate dalla così detta "crescita" o per meglio dire rovina. L’incremento e della massima valorizzazione della rendita fondiaria urbana, dopo i derivati e i credit default swap, è l'attività economica più redditizia e come tale una delle più distruttive. Costruire perché costruire significa crescita è una delle tante follie a cui siamo stati abituati ed assuefatti. Affidare il futuro dell'umanità in mano al capitalismo che delle umani sorti non se ne può fregar di meno, spero diventi chiaro a tutti che è stata una pessima scelta e che si riesca a fare qualcosa prima che sia definitivamente troppo tardi.

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