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lunedì 19 aprile 2010

Associazionismo sovversivo in italia


Audio Chi l'avrebbe mai detto? A distanza di quasi 150 anni dall'unità di Italia una miriade di movimenti secessionistici pullula per la penisola con delle rivendicazioni che non è possibile liquidare come assurde, sovversive o anacronistiche, se su rivendicazioni analoghe la Lega sta costruendo la sua fortuna elettorale. Dobbiamo perciò cercare di dare una spiegazione soddisfacente a questo fenomeno se vogliamo capire, almeno in parte, la complessa realtà in cui viviamo. Una risposta potrebbe essere che anche in altri paesi europei si riscontrano tendenze centrifughe analoghe. A ben pensarci, però, queste interessano popoli appartenenti a grandi paesi in via di disgregazione come l'ex Cecoslovacchia o l'ex URSS, o che un'iniqua spartizione dei territori alla fine dell'ultima guerra mondiale ha penalizzato, come i curdi o i palestinesi.
L'Italia non ha niente a che vedere con tutto questo, e lo stupore e tanto più autentico se ripensiamo ai miti di patria e di nazione presenti nella retorica risorgimentale di cui trasudano tutt'ora i libri di storia o nella retorica fascista a cui si è educata la generazione dei nostri ottuagenari, con qualche riflesso non trascurabile sulle generazioni successive. E che il popolo italiano abbia acquistato una sua precisa unitaria identità è ancora più evidente oggi, se consideriamo, per fare un esempio, che con l'arrivo nel nostro paese di tanti extracomunitari ha finito col perdere ogni interesse lo scontro, una volta feroce, tra polentoni e terroni.
Allora la risposta non può essere che una ed è la stessa che un tempo Tiberio Gracco diede per i diseredati del suo tempo: «anche le bestie dei campi e gli uccelli del cielo hanno le loro tane ed i loro nascondigli, ma gli uomini che combattono e muoiono per l'Italia godono soltanto dell'aria e del sole».
Molti italiani non avvertono né possono avvertire il senso di appartenenza alla loro nazione se questa, come sta dimostrando in questi ultimi decenni, fra scandali, corruzioni e inefficienze, non fa nulla, assolutamente nulla per i propri fini, rubando il futuro ad intere generazioni di giovani. Come non opporre, ad una patria del genere, un piccolo campanile, in cui riconoscere le proprie radici e ritrovarsi?

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