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sabato 23 agosto 2008

Il prete e l'ubriacone

Un ubriacone puzzolente sale su un autobus e si stravacca su di un sedile di fianco ad un prete, estrae una fiaschetta di orrenda grappa adulterata, se ne trinca due generose sorsate, si pulisce la bocca con la manica del cappotto e rutta tutto soddisfatto; poi tira fuori un giornale, lo spiega per benino e si immerge nella lettura. Il prete schifato fa finta che non esista, ma l'ubriaco lo guarda e gli chiede:
"Mi...scusi... padre, lei... che... sicuramente... è un... uomo... istruito, mi sa dire... quali cose... possono provocare...l'artrite?"
Il prete pieno di disprezzo gli risponde in tono sarcastico:
"Certo che lo so! La vita dissoluta, l'abuso di droghe ed alcool, il tabacco, la frequentazione assidua di prostitute, la sodomia e tutte quelle nefandezze lì... "
"Caaazzzooo... ma... pensa... che roba" gli fa l'ubriaco, e si ri-immerge nella sua lettura.
Il prete, un po' pentito per come ha trattato il poveretto, decide di discolparsi e gli chiede in tono comprensivo:
"Scusa figliolo se prima sono stato un po' brusco, però... da quanto tempo soffri di artrite?"
"Chi, iooo?... ma manco... per il cazzo... stavo... solo... leggendo sul giornale... che il Papa... soffre di artrite... da diversi anni"

Questa specie di barzelletta è bellissima: fa perfettamente capire quale sia la semplicità e la sincerità degli ebbri. Bisogna solo trovarle una morale e diventa una storia con i fiocchi che non ha nulla da invidiare alle parabole millenarie di cui fa uso la chiesa. Aspetto un vostro parere su quale potrebbe essere

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